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Recensione ∼ Le sette morti di Evelyn Hardcastle (Stuart Turton) | #TheTwoBooketeers

Ben ritrovati Lettori!
Ma soprattutto benvenuti alla prima recensione del progetto #TheTwoBooketeers. Vi rimando al post instagram in cui io e Ilenia di @libri_di_cristallo annunciamo la rubrica! Per il mese di settembre abbiamo optato per il genere THRILLER: la mia scelta è ricaduta su Le sette morti di Evelyn Hardcastle di Stuart Turton, romanzo che corteggiavo da troppo tempo e che finalmente ho recuperato!
Buona lettura ❤️

Le sette morti di 
Evelyn Hardcastle

Quando ho scelto di leggere Le sette morti di Evelyn Hardcastle conoscevo bene le sue premesse, proprio quelle mi avevano incuriosito ai tempi della pubblicazione. Ciò che non avrei mai potuto immaginare è quanto mi sarei appassionata al complesso intreccio di eventi che contiene al suo interno.

♟️ La voce narrante ci conduce sin dalla prima pagina nell’intrigante e intricato mistero in cui si trova suo malgrado coinvolto.

Quando apre gli occhi e comincia a raccontare, l’uomo è in un bosco, privo di qualsiasi punto di riferimento… perfino nella sua stessa mente. Non sa chi è, non ricorda nulla su dove si trovi o come abbia fatto ad arrivare lì. Ha solo un nome in testa che lo assilla: Anna.

Nel bosco vede una donna e un uomo che la rincorre. Sente il rumore di uno sparo. Quasi senza capire come, riceve una bussola e delle indicazioni da seguire dall’oscura figura che ritiene essere l’assassino. E così, stanco e sconvolto, giunge a Blackheath, la tenuta degli Hardcastle.

🔎 Qui avrà inizio un’indagine al confine fra reale e irreale, carica di segreti, silenzi, ricordi sofferti e errori irreparabili. Una corsa verso e contro il tempo, alla ricerca di risposte che creano al narratore sempre più domande e dubbi.

Stuart Turton sfrutta a suo vantaggio due strumenti narrativi non propriamente innovativi – il vuoto di memoria e il loop temporale – ma dona loro una veste nuova e intrigante.

🕵🏼‍♀️ Non è il classico thriller da passatempo, ma un vero e proprio gioco investigativo, una caccia all’indizio senza sosta. Disseminati per tutto il romanzo ci sono elementi e tasselli del puzzle, ben miscelati a stranezze e non-sense temporali il cui bandolo della matassa si troverà solo a fine lettura. 

Vi farà girare la testa.
Vi sentirete spaesati.
Vi sembrerà di non capirci nulla.

Ma la forza del libro sta proprio in questo: nel coinvolgere il lettore in prima persona, renderlo parte della storia, confuso e curioso, magneticamente attratto, manipolato e lasciato libero di scoprire dove la verità si sia annidata.

Geniale!

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