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Blog Tour “Piranesi” – Simboli e Misteri

Buonsalve Lettori, ben ritrovati🖤
È un vero piacere potervi dare il benvenuto nella mia tappa del tour ufficiale dedicato all’attesissima (e super chiacchierata) nuova pubblicazione in casa Fazi Editore, Piranesi di Susanna Clarke

Dopo oltre dieci anni dal suo capolavoro Jonathan Strange e il Signor Norrell (che ha venduto oltre quatto milioni di copie in tutto il mondo), la Clarke torna sulla scena editoriale con un romanzo completamente diverso dal suo predecessore. 

A me l’onore di chiacchierare con voi sulla complessa e affascinante simbologia che attraversa questo libro. Buona lettura 🖤

Simboli e misteri, tutto ciò che si nasconde nel diario di Piranesi 

Forse è stato per la pandemia che stiamo attraversando,  o perché da  sempre mi affascina tutto ciò che sembra inspiegabile e misterioso, ma posso dire di aver divorato PIRANESI in poche ore, per poi tornare ancora una volta fra le sue pagine a caccia di tutto ciò che non avevo colto a una prima lettura.

Il nuovo romanzo di Susanna Clarke racchiude la sua storia in un infinito labirinto di stanze, corridoi, statue e bellezza, un luogo senza inizio o fine che “intrappola” tanto il suo inquilino quanto il lettore che ne segue il racconto.

Piranesi sa di non chiamarsi in questo modo, ma accetta con innocente incosapevolezza il soprannome che gli viene dato dall’Altro. Un appellativo tanto colto, quanto ironicamente diabolico, ispirato all’incisore e architetto del XVIII secolo, Giambattista Piranesi, il cui lavoro più  celebre è proprio un luogo dall’aspetto riccamente labirintico, noto come “Le carceri”. Sarà forse una prigione quella in cui Piranesi è  racchiuso?

Il nostro protagonista non ha memoria, eppure conosce molte cose del mondo reale (senza averne coscienza). Per quanto a una lettura più letterale e immediata la perdita dei ricordi può legarsi all’idea di trauma, forse per l’inquilino l’assenza di un passato si trasforma in totale libertà, consentendogli di vivere il “qui ed ora” a pieno.

È proprio in questo presente che Piranesi affronta le sue scoperte e si innamora sempre più della Casa in cui vive. Se da un lato l’Altro è  alla disperata ricerca della chiave per il potere che questa racchiude, Piranesi la esplora per il puro piacere della conoscenza, per amore della bellezza.

Il filosofo Owen Barfield diceva che è fondamentale l’original participation, la partecipazione attiva dell’uomo alla scoperta del proprio mondo che, nella sua innata perfezione, acquista valore nelle descrizioni di chi lo osserva. 

L’anima pura di Piranesi lo avvicina alla Casa con occhi sognanti. Ricorda quasi il poeta baudelairiano, che come un albatros  appare insignificante e goffo, finché non spiega le ali per librarsi in cielo.

Ogni scoperta è preziosa perché vissuta. Perfino le statue diventano abitanti, nella loro misteriosa e straordinaria bellezza. Simboli di un mondo che Piranesi non ricorda di conoscere, archetipi di storie che hanno affollato la narrativa di ogni tempo e luogo.

Piranesi è un romanzo che respira e si intreccia fra simboli e misteri. Può essere letto senza alcun impegno, lasciandosi semplicemente trasportare dalla penna limpida e magnetica della sua autrice. O può diventare una caccia alla parola nascosta, un gioco avvincente nel dungeon della letteratura.

A voi la scelta ♡

3 commenti

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